Foto Aeronautica Militare e Guglielmo Guglielmi
Dopo le Frecce Tricolori, uno dei Reparti della nostra Aeronautica più conosciuti dal grande pubblico è sicuramente il Reparto Sperimentale Volo di Pratica di Mare che con le evoluzioni dei propri mezzi è sempre attesissimo in ogni air show.
Non tutti sanno però che esso è parte di un’organizzazione ben più ampia, il Centro Sperimentale Volo.
Basato anch’esso sulla base laziale il Centro Sperimentale Volo ha origini lontane in quanto nasce nel 1999 dalla Divisione Aerea Studi Ricerche e Sperimentazioni a sua volta nata nel dopoguerra dalle ceneri della Direzione Superiore Studi ed Esperienze di Guidonia.
Il Centro Sperimentale Volo è uno dei Reparti più singolari e strategici della Forza Armata in quanto in esso sono accentrati tutti i centri di sperimentazione dell’Aeronautica Militare; in esso lavorano fianco a fianco ingegneri, tecnici e piloti ed è un riferimento anche per le altre Forze Armate e Corpi dello Stato oltre che per l’industria nazionale.
Al centro Sperimentale volo si eseguono prove chimico-fisiche sui materiali, sui velivoli e sulle singole componenti, sugli armamenti fino ad arrivare ai materiali di consumo, si sperimentano nuove attrezzature e si effettuano ricerche nel campo della medicina aeronautica e spaziale.
Il Centro Sperimentale Volo è in possesso della certificazione di qualità ISO 9001-2015, che contribuisce alla valenza dei risultati dell’attività di studio e ricerca anche da un punto di vista commerciale ed è il principale ente di consulenza per la Difesa per l’acquisizione di mezzi aerei e loro componenti.
Importantissime e costanti sono anche le collaborazioni con l’industria nazionale e con le Facoltà italiane oltre che con gli Enti di Ricerca esteri.
Il Centro Sperimentale Volo dipende dal Comando Logistico AM ed è composto da tre Reparti:
1. Reparto Tecnologie Materiali Aeronautici e Spaziali,
2. Reparto Medicina Aeronautica e Spaziale,
3. Reparto Sperimentale di Volo
Inoltre ci sono tre uffici di staff per il coordinamento tecnico-finanziario delle attività per il Supporto Logistico dei Reparti e per la gestione della Qualità.
Viste le competenze il Centro Sperimentale Volo può essere impiegato per ottenere:
· Consulenza e proposte in ogni settore tecnico-scientifico di carattere aerospaziale;
· Supporto nella fase di definizione di esigenza e requisiti nonché valutazione dei capitolati e disciplinari tecnici;
· elaborazione di normative tecniche riferite alla manutenzione e alla efficienza linea;
· evidenze sperimentali anche in collaborazione con Enti civili e/o Ditte produttrici;
· conduzioni di studi e attività di con realizzazione di prototipi/dimostratori;
· attività tecniche finalizzate all’Omologazione e Certificazione tecnico operativa del materiale aeronautico di interesse della Forza Armata.
· addestramento aerofisiologico del personale navigante.
Tutto il personale del Centro viene preparato all’interno con appositi corsi.
Reparto Tecnologie Materiali Aeronautici e Spaziali
Le attività svolte dal Reparto Tecnologie Materiali Aeronautici e Spaziali interessano tutti i materiali di impiego aeronautico e spaziale, compresi quelli di armamento e si collocano nell’ambito della scienza dei materiali, della chimica analitica, della chimica applicata e della merceologia.
In questi campi il Reparto esprime capacità di analisi, di controllo, di indagine e di sperimentazione; lo stesso ha inoltre il compito di eseguire valutazioni tecnico-operative, sperimentazioni e indagini di efficacia di sistemi d’arma e materiali d’armamento d’interesse aeronautico.
I laboratori del Reparto Tecnologie Materiali Aeronautici e Spaziali sono stati accreditati dal Ministero della Salute per la valutazione dei materiali tecnologici a sospetto contenuto di amianto, grazie alla capacità di impiegare molte delle tecniche di indagine mirate alla individuazione di tale sostanza nociva.
Grazie ai controlli non distruttivi CND il Reparto è in grado di fornire un importante contributo all’efficienza di tutte le linee di velivoli della Forza Armata permettendo in caso di incidenti o avarie di incrementare l’affidabilità dei sistemi d’arma.
Lo svolgimento di tali indagini si basa su misure e rilevazioni che impiegano tecniche di microscopia ottica, elettronica, metallografica, di analisi chimica nonché lo sviluppo di complessi modelli di simulazione numerica.
Nell’ambito degli armamenti di bordo e di terra in dotazione all’Aeronautica Militare, il Reparto si occupa delle problematiche legate alla funzionalità ed all’interazione sistema d’arma / velivolo, promuovendo studi e sperimentazioni tese ad individuare le soluzioni tecnicamente più appropriate per il soddisfacimento dei requisiti formulati dagli Enti Centrali. Inoltre, per quanto concerne il munizionamento impiegato in F.A., sia a terra che in volo, il Reparto Tecnologie Materiali Aeronautici e Spaziali conduce controlli chimico fisici e di balistica interna, esterna e terminale, al fine di garantirne la sicurezza per la manipolazione, il trasporto e lo stoccaggio ed estenderne quanto più possibile la vita operativa, diminuendo la necessità di smaltimento alle scadenze originariamente previste e posticipando l’acquisto del materiale a scorta.
Di fondamentale importanza l’attività del Reparto nel campo dello studio e della sperimentazione di esplosivi improvvisati IED (Improvised Explosive Devices) con supporto diretto ai Reparti Operativi di Forza Armata che operano in teatro e con Università ed Istituzioni quali l’ENEA, con cui ha realizzato un prototipo di rilevatore a distanza di esplosivi nell’ambito di un progetto europeo indirizzato all’individuazione di fabbriche clandestine di tali materiali.
Nel campo dell’Insensitive Munition il Reparto fornisce consulenza agli Alti Comandi e conduce sperimentazioni mirate a verificare la risposta dei materiali di armamento a condizioni estreme derivanti, ad esempio, da impatto di proiettili, schegge, onde d’urto e temperature elevate.
La rilevanza tecnica e scientifica che caratterizza le attività sperimentali del Reparto Tecnologie Materiali Aeronautici e Spaziali ne ha consentito spesso la pubblicazione sulle più importanti riviste scientifiche internazionali dedicate alla scienza dei materiali ed alla chimica analitica e forense.
Reparto Medicina Aeronautica e Spaziale
Il Reparto Medicina Aeronautica e Spaziale è l’unico Ente militare italiano che ha come compito istituzionale primario quello di provvedere all’addestramento aerofisiologico del personale navigante, in aderenza ai vigenti STANAG NATO e alla direttiva nazionale di riferimento.
il Reparto è organizzato in
· Ufficio Coordinamento;
· Gruppo Alta Quota;
· Gruppo Fattori Umani.
Il Reparto è dotato di sofisticate apparecchiature di simulazione ambientale, tra le quali ricordiamo:
1. la camera ipobarica, per l’addestramento all’ipossia, all’ipobarismo e agli ambienti estremi;
2. il disorientatore spaziale, per l’addestramento al riconoscimento dei primi segni di disorientamento spaziale e per la riabilitazione dalle chinetosi;
3. l’ejection seat trainer, per l’addestramento alla corretta postura fisica, in caso di eiezione rapida dal velivolo e alla familiarizzazione con le sollecitazioni gravito-inerziali che ne conseguono;
4. il laboratorio per l’addestramento alla visione notturna, equipaggiata con visori notturni, Night Vision Goggles e due plastici per la simulazione delle diverse condizioni di volo notturno, sia in territorio continentale che in ambiente desertico e featureless.
Il Reparto è certificato continuativamente dal 2005 quale provider di addestramento aerofisiologico dal Department of the Air Force degli Stati Uniti.
Il Reparto, in coordinamento con i collaterali Reparti del Centro Sperimentale Volo, svolge attività di studio e ricerca sulle problematiche emergenti di medicina aeronautica e spaziale, effettuando sperimentazioni e verifiche tecniche su apparati aeronautici, apparecchiature elettromedicali, ed equipaggiamenti imbarcabili e indossabili e costituisce un riferimento per la comunità scientifica nazionale nel campo della medicina aerospaziale e dei fattori umani mantenendo numerosi rapporti di collaborazione scientifica con Dipartimenti universitari ed Enti di ricerca, tra cui anche l’Agenzia Spaziale Italiana che ha finanziato un progetto di ricerca proposto dal Reparto in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità sui marcatori di stress ossidativo generati dall’esposizione all’ipossia e alla microgravità.
Il personale del Reparto Medicina Aeronautica e Spaziale è di frequente chiamato ad assolvere al ruolo di membro sanitario delle commissioni di investigazione in caso di incidente di volo, partecipa alla composizione dei team sanitari di trasporto in alto biocontenimento.
Reparto Sperimentale di Volo
Braccio operativo del Centro Sperimentale Volo è il Reparto Sperimentale Volo unico in Italia ad avere, come compito primario, quello di studiare e condurre tutte le prove a terra e in volo, relative agli aeromobili e ai loro equipaggiamenti di bordo, compresa lo sviluppo del software di bordo dei velivoli inclusi quelli delle altre tre Forze Armate e di tutti i Corpi dello Stato.
Il Reparto Sperimentale di Volo è attualmente strutturato su cinque gruppi:
· 311º Gruppo Volo;
· Gruppo Tecnico;
· Gruppo Gestione Software;
· Gruppo Ingegneria per l’Aero-Spazio;
· Gruppo Armamento e Contromisure.
Il Reparto raccoglie l’eredità della Direzione Superiore Studi ed Esperienze della Regia Aeronautica, il centro di sperimentazione aeronautica sorto a partire dal 1935 nei pressi di Roma, a Guidonia Montecelio. In quella sede si erano concentrate, a partire dal primo dopoguerra, le attività sperimentali aeronautiche. La DSSE fu, negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale, un centro di eccellenza a livello mondiale nella sperimentazione aeronautica. Nel 1948 venne creato, sulle ceneri di quanto sopravvissuto alle distruzioni belliche, il Nucleo Sperimentale Volo che, il 15 ottobre 1949, venne rinominato in Reparto Sperimentale Volo. Il 1º luglio 1956 il Reparto si strutturò su due articolazioni: il Gruppo Volo, che assunse il nome di 311º Gruppo Volo che tuttora mantiene, e la Direzione Tecnica, oggi Gruppo Tecnico. L’anno successivo, il 1957, la sede venne trasferita da Guidonia all’attuale aeroporto presso Pratica di Mare.
Il 30 marzo 1961 il Reparto scelse il suo attuale simbolo araldico, un Icaro alato su sfondo blu, in seguito diventato nero e il motto, identico a quello presente all’ingresso monumentale della DSSE di Guidonia, “HINC PER AETHRAM ALAM TEMPTAT ICARI PROGENIES” che, in latino, significa “Qui, attraverso i cieli, sperimenta l’ala la progenie di Icaro”.
Una nota particolare sui piloti del Reparto Sperimentale di Volo: arrivano tutti a Pratica con un elevato numero di ore e di esperienza sui velivoli della Forza Armata e ottengono le abilitazioni al volo su più tipi di velivolo, di Forza Armata e non. Questi piloti riescono ad esplorare le situazioni più estreme di ogni machina ma hanno anche la capacità di poter interagire a stretto contatto con gli ingegneri in modo da poter rispondere insieme, con efficacia, alle sfide tecniche cui il Reparto è sottoposto sempre in un’ottica di miglioramento delle performances e della sicurezza.
Il 1° Luglio 1994, entra a far parte del RSV il Gruppo Gestione Software, punto di riferimento per la soluzione di tutte le problematiche riguardanti l’avionica, l’integrazione di sensori e il software dei velivoli.
In due grandi sale, una per il Tornado e l’altra dedicata all’ Eurofighter, sono praticamente “spacchettati” i velivoli. Ogni componente è stata rimontata in appositi racks in modo da poter analizzare e studiare tutto il velivolo fino al più piccolo componente. E’ possibile così apportare dei miglioramenti urgenti in base alle indicazioni dei Reparti operativi, simulando avarie senza operare sul velivolo reale.
Altro importante componente del Reparto è il Gruppo Ingegneria per l’Aero-Spazio nato il 1 luglio 2014 dal precedente Gruppo Sistemi Spaziali. Esso svolge attività di studio, ricerca e sperimentazione sui sistemi spaziali ed aero-spaziali con il duplice scopo di espandere la competenza dell’Aeronautica Militare oltre i 60.000 piedi e di migliorare il supporto alle operazioni del segmento spaziale.
Gli astronauti italiani Maurizio Cheli, Roberto Vittori e Luca Parmitano prima di essere selezionati dall’Agenzia Spaziale Europea sono diventati piloti collaudatori e hanno prestato servizio presso il Reparto Sperimentale di Volo.
Il Gruppo Armamento e Contromisure nato Il 17 luglio 2017 ha il compito di valutare l’efficacia dei sistemi di autoprotezione di bordo degli aeromobili in collaborazione anche con il Re.S.T.O.G.E
Il Reparto, inoltre, costituisce un punto di riferimento all’interno della Forza Armata nel campo della modelling e simulation, con un ruolo di primo piano nell’addestramento alla difesa da attacchi di missili balistici e negli studi a supporto delle nuove frontiere nell’ambito satellitare.
Nel campo della minaccia rappresentata dai missili a guida infrarossa viene svolta, sia in ambito nazionale che internazionale, un’attività di sperimentazione per la determinazione della segnatura nel campo dell’Infrarosso degli aeromobili dell’Amministrazione Difesa e la definizione delle distanze di ingaggio da parte di un missile a guida IR, nonché nella definizione dei requisiti dei sistemi di auto protezione di bordo, quali il missile warning system, le flare o il più recente sistema DIRCM basato su tecnologia laser.
All’interno della base vi è anche un’attrezzatissima officina dove esperti operai riescono con grande ingegno a realizzare ogni tipo di supporto e manufatto necessario alla sperimentazione.
E’ stato veramente interessante vedere dal vivo la sinergia tra ingegneri, tecnici e piloti in grado lavorare insieme con entusiasmo per portare a termine un lavoro che poi andrà a beneficio di una comunità intera.
Chiudiamo il nostro report con una foto che più di mille altre mostra lo spirito di collaborazione e integrazione tra ingegneri, piloti e tecnici, tutti uniti per uno stesso obiettivo e che fa del Centro Sperimentale di Volo un ‘eccellenza italiana.