27/28 agosto 2016
Testo e foto di Luigi Sani
Quest’anno l’acrobazia aerea celebra i suoi venti anni sul litorale di Jesolo.
L’evento era particolarmente atteso, visto l’annullamento delle due precedenti edizioni.
Anche questa manifestazione sembrava potesse essere soppressa, messa in forse per il lutto del terremoto in centro Italia. Il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia ed i vertici dell’Aeronautica Militare hanno tuttavia deciso di confermare la manifestazione in programma, dedicandola alle popolazioni colpite e attivando una raccolta fondi che ha visto una risposta spettacolare di solidarietà nel grande pubblico intervenuto.
500 mila spettatori ed il pubblico televisivo, grazie alla diretta RAI, nella splendida cornice del litorale di Jesolo hanno assistito ad una grande esibizione che ha visto protagonista l’Aeronautica Militare in tutti i suoi assetti.
Prima delle esibizioni è stato osservato un minuto di silenzio in onore delle vittime, mentre durante il passaggio finale, con il tricolore più grande del mondo, al posto del pezzo di Pavarotti dal “Nessun dorma” di Puccini, è stato intonato il silenzio militare.
L’Air Show si è svolto sotto la direzione esperta del col. Alberto Moretti, in un programma arricchito da display tecnici ed acrobatici, civili e militari. Presenziavano il C.S.M. Aeronautica, generale di squadra aerea Enzo Vecciarelli, il sindaco di Jesolo, miss Italia come madrina manifestazione ed altre autorità civili e militari.
L’inizio programma è stato aperto dalle sette vele multicolore del Team Paramotoristi “Audaci”, che con grande copertura di scenario hanno richiamato l’attenzione del pubblico su un ampio settore di litorale. Subito a seguire il passaggio ufficiale della bandiera tricolore e l’Inno Nazionale con l’HH-139A Eli-SAR del 15° Stormo, di base a Pisignano di Cervia. L’equipaggio ha poi fatto dimostrazione di ricerca e soccorso con recupero di uomo in mare. Il reparto vanta una serie innumerevole di interventi di salvataggio, anche in condizioni meteo estreme dall’Adriatico al centro Mediterraneo.
Si sono poi esibiti gli elegantissimi Blue Voltige su motoalianti Fournier, assieme ai WeFly Team, unica pattuglia al mondo con due piloti su tre, diversamente abili.
Il display successivo apriva la sezione dei velivoli in carico al Reparto Sperimentale Volo “RSV” di Pratica di Mare. Tornado, HH-101, T-346 Master, Eurofighter 2000 ed il sempre spettacolare biturbina C-27J Spartan.
Questa edizione di Jesolo ha proposto al pubblico due interessanti dimostrazioni, con formazioni di volo composte da diversi velivoli: la simulazione “Renegade” ipotizza l’intercettazione di un velivolo sospetto nello spazio aereo nazionale o internazionale. Una coppia di Eurofighter Typhoon del 4° Stormo affianca e segue un Piaggio P-180 Avanti AMI, nella veste di “intruso”, avviando le procedure di identificazione e di “accompagnamento” sotto scorta.
Una grande formazione, guidata dal rifornitore KC-767A, è seguita da una coppia di AMX ed una coppia di Tornado in una dimostrazione di capacità in “Air refueling”.
A seguito dei passaggi in formazione, gli AMX hanno simulato attacchi al suolo, con copertura in alta quota da parte dei Tornado.
Un piacevole intermezzo tra display dell’AMI è stato proposto con le acrobazie mozzafiato di Aude Lemordant, giovane francese campionessa mondiale di acrobazia aerea, entrata a pieno titolo nella riservatissima scuderia Breitling. Già pilota di linea su Airbus e Boeing B-777, all’air show ha pilotato un nuovo Extra 330-SC tenendo il pubblico per dieci minuti col naso all’insù.
Il pomeriggio ha raggiunto il suo culmine con l’annuncio dell’arrivo della PAN.
La formazione ha sorvolato tribuna e parterre verticalizzando in mare aperto.
La squadra era formata solo da nove velivoli rispetto ai dieci che compongono il team. Era infatti assente il velivolo “Pony 7” del cap. Luca Galli, in questi giorni impegnato nei soccorsi ad Amatrice, suo paese natale, per dare un aiuto ai compaesani colpiti dal sisma. I compagni hanno deciso di non utilizzare uno dei piloti di riserva e di lasciare vuoto il suo posto di 3° gregario a sinistra in segno visibile di solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto.
Sotto la regia del comandante Jan Slangen i “pony” hanno eseguito e completato perfettamente le figure acrobatiche previste, mantenendo con precisione “il tassello mancante”, segno simbolico carico di significato e solidarietà.
Nell’inedito finale l’alona tricolore scorreva nel cielo sotto le rispettose e toccanti note de “Il Silenzio”, ricordando le vittime del terremoto.