DYNAMIC MANTA 2019

Testo di Carlo Tripodi

Foto Carlo Tripodi e NATO

Iniziata il 25 Febbraio, la Dynamic Manta 2019 si è conclusa l’8 marzo. Come è noto, l’esercitazione nel Mediterraneo ha cadenza biennale, alternandosi con la Dynamic Mongoose che si svolge nel Mare del Nord. La vasta area in cui si è svolta è quella dello Ionio meridionale ben al largo delle coste della Sicilia e si è avvalsa del supporto logistico della Base di Augusta, del porto di Catania e della base aerea di Sigonella.

I sottomarini, impropriamente chiamati sommergibili, con la loro capacità di navigare per lunghissimo tempo anche a profondità notevoli, rappresentano una temibile minaccia che rende necessarie periodiche esercitazioni per avere adeguate risposte alle nuove tecnologie e alle tattiche di ingaggio.

Oltre 3000 tra marinai ed aviatori di 10 Nazioni della Nato (Canada, Francia, Germania, Grecia,Inghilterra, Italia,Olanda, Spagna Turchia e Stati Uniti)  sono stati impegnati  a bordo di una decina di navi, aerei ed elicotteri. Le unità navali sono state i sommergibili

  • Scirè(Italia)
  • Tramontana(Spagna),
  • Gur(Turchia),
  • Papanikolis(Grecia)
  • Ambush (UK)
NATO Photo by FRAN WO Christian Valverde.

Le unità di superficie sono state invece la fregata (ma viene internazionalmente riconosciuta di classe superiore per dimensioni e armamento) della Classe Sette Provincie Evertsen, la fregata canadese Toronto, quella italiana Alpino, la greca Elli, la turca Gelibolu, la spagnola Santa Maria e Blas de Lezo e le francesi Var e Auvergne. Gli elicotteri imbarcati, quasi totalmente a bordo delle unità di servizio, sono stati gli NH-90, gli EH-101, gli SH-60 e sulla unità canadese, il CH-148 Cyclone.

Abbiamo potuto seguire le operazioni da bordo della nave ammiraglia della Standing  NATO Maritime Group Two,  la HNLMS EVERTSEN (F-805). Dal ponte di comando abbiamo potuto seguire le varie trasformazioni delle formazioni;le navi hanno operato molto ravvicinate, compresi i sottomarini, rilevati prima dalla scia dei loro periscopi e poi dall’emersione completa.

NATO Photo by FRAN WO Christian Valverde.

Molto interessante è stata l’operazione di rilevamento fotografico delle unità da bordo di un SH-60 turco. Il vento forte ed il mare mosso, pur mettendo alla prova i “non marinai”, ha offerto una scenografia perfetta per le riprese fotografiche. Ovviamente i sottomarini si sono scambiati i ruoli di gatto contro topo. Un team di specialisti ha analizzato (e continuerà a farlo nel corso dei briefing post esercitazione) la validità delle procedure e la preparazione degli equipaggi, e le migliorie tattiche da effettuare.

Un particolare ringraziamento va al Rear Admiral Andrew C. Lennon del Comando Sottomarino della NATO, che ha espresso un particolare apprezzamento per il lavoro dei media che ha pubblicamente definiti “portavoce della libertà”. Parole che molto spesso, non vengono esternate anzi, considerando i media come intrusi mal sopportati. Un altro ringraziamento va all’equipaggio della Evertsen che ha curato la nostra sicurezza e i momenti di crisi da mal di mare di più di un collega: ed infine, per la professionalità e la gentilezza il PAO della NATO Lt.Ozkan Yuksel. Arrivederci alla prossima edizione.

NATO Photo by FRAN WO Christian Valverde.

NATO Photo by FRAN WO Christian Valverde.

About Carlo Tripodi

Vive a Napoli. Laureato in Geologia all'Università di Napoli. Ricercatore nel campo del telerilevamento, sull'analisi delle immagini satellitari per le risorse della terra, presso l'Istituto di aerodinamica dell'Università di Napoli. Inizia ad amare l'aereo molto presto, e scrive Aviation nei primi anni '70, diventando giornalista aerospaziale nel 1982, collaboratore di riviste di aviazione italiane ed estere, redattore capo di ASTRONAUTICA . Particolarmente interessato alle forze aeree militari e all'aviazione di marina statunitense. Ha volato su molti aeroplani civili (a partire da Viscount, Caravelle, Comet e l'attuale A380 ecc. Ecc.) e militari : MB326, MB339, C-47, C-119, B-17; DC-6; C1; C2, C27; G222; KC767; Tecnam 2006 Ital.AF; JU-52, AB212; CH46; SH3; SH60. Imbarcato sugran parte delle portaerei USN nel Mediterraneo a partire dal 1959 e sulle unita' italiane Cavour e Garibaldi,le francesi Charles de Gaulle e Foch, l'HSM Ark Royal inglese e su navi militari spagnole e danesi. Ha seguito molte esercitazioni della NATO nel Mediterraneo ed è stato imbarcato due volte su unità della marina italiana per la ricerca scientifica. Ha trascorso due settimane allo Space Camp per insegnanti a Huntsville, in Alabama. Lives in Napoli. HS graduated in Aeronautical Construction. Graduated in Geology at Napoli University.. Researcher in the field of Remote Sensing, about analysis of Satellite Immagery for Earth’s Resources, at the Institute of Aerodynamics of Napoli’s University. Started to love airplane very early, and writing of Aviation in the early ’70, becoming Aerospace Journalist in 1982, contributor t of Ital.and Inter, aviation magazines, Editor in Chief for ASTRONAUTICA Magazine. Particularly Interested in USNayy Aviation and Military Air Forces. Flow on a lot of civil airplanes ( starting with Viscount, Caravelle ,Comet, and the actual A380 etc etc) and military aircrafts and helos too : MB326,MB339;C-47,C-119, B-17; DC-6; C1;C2, C27; G222;KC767;Tecnam 2006 Ital.AF; JU-52,AB212;CH46; SH3; SH60. Embarked on all the USN aircraft carried visiting Mediterranean .Sea starting from 1959; and Italian carrier Cavour and Garibaldi, French Charles de Gaulle and Foch, HSM Ark Royal and Danish, Spanish military ships. Followed a lot of NATO exercitations in Mediterranean Sea. Embarked twice on unit of Italian Navy for scientific research. Spending two weeks at Space Camp for Teachers in Huntsville, Alabama.

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