Missione in Libano: visita del Vice Capo Missione di UNIFIL

Al centro dei colloqui, la proposta di modalità operative comuni per un sempre migliore utilizzo delle risorse per nuovi progetti di cooperazione civile-militare

“Il contingente italiano di UNIFIL è un presidio di pace e un modello operativo efficace, il cui fattore di successo risiede soprattutto nella straordinaria capacità di interazione dei militari italiani con tutte le componenti della società presenti nel variegato mosaico libanese”.

Lo ha detto Jack Christofides, vice capo missione di UNIFIL, la Forza di interposizione delle Nazioni Unite nel Sud del Libano, in occasione dell’incontro a Shama con i caschi blu del contingente italiano a guida Brigata Sassari.

L’alto funzionario dell’ONU è stato accolto al suo arrivo dal comandante del settore ovest, Generale di Brigata Andrea Di Stasio, e dal vice comandante Brendan Delaney.

Al termine dell’incontro, il vice capo missione di UNIFIL ha manifestato apprezzamento e gratitudine al Generale di Stasio, agli uomini e alle donne del Sector West per i risultati ottenuti “sul campo”, frutto di un coordinamento con il Civil Affairs di Naqoura che permettera’ di fare un salto di qualita’ a tale azione congiunta, stabilendo, come proposto dal comandante del Sector West, modalita’ operative comuni tese ad un sempre migliore utilizzo degli sforzi e delle risorse del ministero della Difesa italiano e di quelle delle Nazioni Unite.

Nuovi progetti di autosostentamento da realizzare insieme al Civil Affairs di UNIFIL nelle principali Unioni delle municipalità nel Sud del Libano, sono allo studio del contingente italiano allo scopo di avviare un ciclo virtuoso che dia impulso al mercato locale, slancio al settore occupazionale e risposte concrete ai bisogni primari della popolazione.

(Fonte EI)

 

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