Il contingente italiano di Unifil, la Forza di interposizione delle Nazioni Unite schierata nel Libano del Sud, ha celebrato oggi il “Giorno dell’unità nazionale” e “Giornata delle Forze Armate”.
La solenne ricorrenza – istituita per ricordare l’armistizio di Villa Giusti (entrato in vigore il 4 novembre 1918) che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale – è stata celebrata nella base “Millevoi” di Shama nel corso di una breve cerimonia alla quale hanno partecipato il capo missione e comandante di Unifil, generale di divisione Stefano Del Col, il comandante del settore Ovest, generale di brigata Andrea Di Stasio, il comandante della Missione militare bilaterale italiana in Libano (MIBILl), colonnello Marcello Orsi, e una rappresentanza di tutte le Forze Armate italiane presenti in teatro.
La cerimonia si è aperta con la resa degli onori alla bandiera di guerra del 3° reggimento bersaglieri, la più decorata dell’Esercito Italiano, insignita di due ordini militari d’Italia, tre medaglie d’oro, tre d’argento e tre di bronzo al valor militare, una medaglia d’argento al valore dell’Esercito e una medaglia di bronzo al valore civile, “ideale sintesi dei valori di fedeltà, onore e rigore morale”, ha detto il generale Del Col, “che hanno sempre contraddistinto i nostri militari, in Italia e all’estero, nella difesa della patria, nell’affermazione della pace e nella salvaguardia delle sue libere istituzioni”. Dopo l’esecuzione dell’ “Inno di Mameli” è stata data lettura dei messaggi del capo dello Stato e dei vertici della Difesa. Sulle note de “La leggenda del Piave” è stata quindi deposta una corona d’alloro e intonato “Il silenzio” per onorare il sacrificio degli oltre seicentomila militari italiani che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere e delle migliaia di soldati rimasti feriti e mutilati.
Per l’occasione, dal tramonto all’alba, il quartier generale della base di Shama è stato illuminato con i colori della bandiera italiana e di quella libanese, una scelta simbolica dettata dalla volontà di dare un segnale di fiducia e di solidale vicinanza dell’Italia al popolo libanese, uniti da una lunga storia e una lunga amicizia, soprattutto in questo particolare momento di crisi politica ed economica che sta attraversando il Libano, aggravatosi ulteriormente a causa del Coronavirus.
Nel pomeriggio, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha salutato i comandanti dei contingenti militari all’estero mediante un collegamento in videoconferenza realizzato dal Comando Operativo di vertice Interforze (COI) a Roma, alla presenza del capo di stato maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, e del comandante del COI, generale di corpo d’armata Luciano Portolano.