TEMPO DELL’ELICA (18 e 19 MAGGIO 2024) – 51ª EDIZIONE

 

Testo e foto di Michele Carrara e Andrea Sandèn

30.000 SPETTATORI PRESENTI PER L’80° ANNIVERSARIO DEL D-DAY

Uno degli eventi aeronautici più antichi e rinomati d’Europa, l’incontro svoltosi nell’aerodromo rurale di Cerny la Ferté-Alais ha accolto in questi due giorni più di 30.000 appassionati provenienti dalla Francia e dall’estero.

La commemorazione dell’80° anniversario del D-Day ha visto la partecipazione di vari velivoli d’epoca tra cui un rarissimo Lysander e diversi leggendari aerei da guerra come lo Spitfire e il P-47D Thunderbolt, integrati dall’esposizione statica del B-17.

Gli organizzatori del Temps des Hélices hanno privilegiato la vicinanza tra gli spettatori e le persone coinvolte nell’evento, i visitatori di tutte le generazioni hanno potuto ammirare da vicino tutte queste macchine e incontrare meccanici e piloti, e godersi le varie esibizioni a terra da comparse in abiti d’epoca.

Nel pomeriggio, per quasi sei ore di spettacolo ininterrotto, la storia dell’aviazione ha sfilato in volo davanti agli occhi di un pubblico affascinato, spaziando dall’epoca dei pionieri agli aerei di ultima generazione, dimostrazioni acrobatiche e ricostruzioni di combattimenti aerei con suoni e effetti pirotecnici inclusa l’iconica presentazione Tora Tora. Erano presenti anche i pionieri dell’aviazione con il Morane, il Blériot XI, il primo Caudron GIII e l’evocazione degli aerei militari della Prima Guerra Mondiale.

Fedele all’evento, l’Esercito dell’Aeronautica e dello Spazio ha dimostrato ancora una volta il suo know-how in quest’anno dei suoi 90 anni di esistenza, con lo spettacolare volo della Patrouille de France, del Rafale Solo Display, della Pattuglia Acrobatica dell’Aeronautica Militare ( EVAA), paracadutisti del Team Phoenix e per la prima volta dalla squadra dimostrativa tattica Mustang X-Ray con i suoi PC-21.

Altro momento clou del pomeriggio, la dimostrazione dell’F/A-18 Swiss Hornet Solo Display, la pattuglia del Team Raven, lo spettacolo Wingwalker e il finale della pattuglia dell’Aéro-Club de France composta da aerei a reazione ed elica.

L’Amicale Jean-Baptiste Salis ha un pensiero speciale per Jean Salis, ideatore di questa manifestazione.

La 51a edizione di Le Temps des Hélices che si svolgerà dal 18 al 19 maggio 2024 presso l’ aerodromo Cerny – La Ferté-Alais, nell’Essonne, 55 chilometri a sud di Parigi. Organizzato per la prima volta nel 1970, questo festival aereo si è sviluppato negli anni grazie all’impegno dell’Amicale Jean-Baptiste Salis , fino a diventare uno degli incontri più famosi al mondo.

Questo appuntamento imperdibile nell’agenda dei grandi eventi aeronautici internazionali si distingue per numero e qualità di velivoli dell’inizio del secolo scorso che vide i pionieri Clément Ader, Louis Blériot, Roland Garros ed altri che hanno scritto  le prime pagine della storia dell’aeronautica . L’evento mette in risalto anche il velivolo impegnato durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale con la presenza di numerosi velivoli che segnarono entrambi i conflitti. Così come i modelli di tipo Rafale di ultima generazione.

Le Temps des Hélices racconta la storia dell’aviazione, antica e moderna, civile e militare, attraverso la presenza di 150 velivoli esposti, di cui un centinaio presentati anche in volo.

SPETTATORI IN PRIMO PIANO

Ciascuna delle due giornate dell’incontro è stato organizzata attorno a due momenti salienti. La mattinata è stata riservata ad una grande mostra statica accessibile ai visitatori. Gli organizzatori del Tempo delle Eliche privilegiano la massima vicinanza tra gli spettatori e i soggetti coinvolti nell’evento , tutti potranno toccare con mano ed ammirare da vicino i circa 150 velivoli storici e incontrare i collezionisti, i piloti e i meccanici che li mantengono in condizioni di volo. La mattinata è anche l’occasione per decollare per un primo volo sull’Essonne a bordo di vecchi aerei.

Il pomeriggio è stato dedicato alle dimostrazioni di volo e visita agli aerei con esposizioni tematiche realizzate da un centinaio di velivoli che tutti potranno ammirare dall’area pubblica o seduti nello spazio appositamente riservato. In totale ogni giorno vengono offerte al pubblico cinque ore ininterrotte di spettacolo .

IL VILLAGGIO DEL TEMPO DELLE ELICHE

Accessibile tutto il giorno, è un luogo privilegiato di incontri, scambi e attività. Il Village du Temps des Hélices, situato nel cuore del campo, offre ai visitatori l’opportunità di scoprire il mondo dell’aeronautica attraverso i suoi numerosi espositori (libri, fotografie, tute di volo, assicurazioni, scuole di volo, federazioni aeronautiche, unità dell’Aeronautica Militare, Marina Militare ed Esercito Nazionale, associazioni di tutela del patrimonio, istituzioni) e altre attività (concerti, simulatori di volo, giostre, sessioni di autografi).

HIGHLIGHTS DELL’EDIZIONE 2024

La 51a edizione di Le Temps des Hélices ha celebrato l’80° anniversario dello sbarco in Normandia del giugno 1944. Questa celebrazione è stata l’occasione per Romain Hugault, autore di fumetti aeronautici di successo e del manifesto di Le Temps des Hélices per quasi dieci anni, di mettere in scena questo episodio storico della Seconda Guerra Mondiale. Sullo sfondo delle spiagge della Normandia, degli squadroni e delle navi della flotta alleata, un TF-51D Mustang con i colori dell’aeronautica americana sorvola a bassa quota una giovane donna francese in bicicletta, felice di vivere questo evento che si rivelerà decisivo per la continuazione del conflitto.

Nell’ambito della celebrazione dello sbarco in Normandia, gli aerei a elica della Seconda Guerra Mondiale saranno i protagonisti a La Ferté-Alais.

– 2 Spitfire (MkXIX e MkXIV) :  gli unici due Spitfire con sede in Francia, uno proveniente da Digione-Darois, l’altro con sede a La Ferté-Alais

 

– 1 P-51D nordamericano : anch’esso di stanza a Ferté-Alais, ha  volato anche il P-51D presente sul manifesto del 2024.

– 1 Chance Vought F4U-5N : il caccia imbarcato della Marina statunitense si distinse soprattutto nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. Immediatamente identificabile con la sua silhouette ad ala di gabbiano rovesciata, è stata poi resa famosa grazie alla serie Les Têtes brûlées. Con sede a La Ferté-Alais, è l’unico esempio in Francia

– 1 P-47D Thunderbolt

– 11 T-6 nordamericani saranno in volo per il Tora, Tora, una presentazione emblematica dell’incontro di La Ferté-Alais con impressionanti effetti pirotecnici

4 T-28 nordamericani, un Bell 206 Jet Ranger e un OV-10 Bronco nordamericano comporranno dai fumi delle battaglie del Vietnam

– 1 Westland Lysander Mk.III : altro protagonista della Seconda Guerra Mondiale, questo aereo da ricognizione e osservazione si distinse anche per aver partecipato all’infiltrazione ed all’esfiltrazione di agenti nel territorio occupato. In programma una ricostruzione di questo tipo di operazione

1 Storch Fieseler Fi-156 : equivalente al tedesco Westland Lysander, questo aereo da ricognizione della Luftwaffe durante la Seconda Guerra Mondiale fu soprannominato Storch (cicogna in tedesco) per via del suo carrello di atterraggio a gambe alte

– 1 Junker Ju-52 : utilizzato dalla Luftwaffe come trasporto truppe durante la Seconda Guerra Mondiale, questo modello fu utilizzato da una dozzina di compagnie dopo il conflitto

Sui cieli di Cerny/La Ferté-Alais hanno anche volato: un Curtiss P-40F, Hawker Sea Fury FB Mk11, Yakovlev Yak-3, Polikarpov Po-2, Stinson SR-10C Reliant, Boeing-Stearman PT-13 D Kaydet , Naval Aircraft Factory N3N, Douglas C-47 B Skytrain, canadese Vickers PBY-5A Canso (Catalina), Lockheed L-12 Electra, Bücker Bü 131 Jungman, Dassault Flamant MD311…

 

TEMPI EROICI

Una specificità del Temps des Hélices è quella di poter presentare numerose macchine dell’inizio del XX secolo, tra cui in particolare:

– Blériot XI : l’aereo che rese famoso Louis Blériot dopo la prima traversata della Manica il 25 luglio 1909 in circa trenta minuti

– Caudron G-III : uno dei primi aerei utilizzati per la ricognizione militare, ma anche da Adrienne Bolland per attraversare le Ande. Questo aereo è l’emblema dell’AJBS

IL TEMPO che fù

Con un’evocazione degli aerei militari della Prima Guerra Mondiale con il Fokker Dr.1, la Royal Aircraft Factory SE5, lo Stampe SV4 e l’unico Spad XIII al mondo idoneo al volo.

LA FORZA AEREA E SPAZIALE

L’Aeronautica Militare Francese è stata presente in forze anche per questa edizione, con i suoi ambasciatori e qualche sorpresa.

– La Patrouille de France , che ha celebrato l’anno scorso il suo 70° anniversario, sarà ancora una volta presente nei cieli di Ferté-Alais

– Il Rafale Solo Display (RSD) ha messo in risalto ancora una volta le capacità evolutive del twinjet sviluppato da Dassault Aviation

– La Pattuglia Acrobatica dell’Aeronautica Militare (EVAA) (50 anni di esistenza festeggiati l’anno scorso) ha premiato il pubblico con un’impressionante dimostrazione con il suo Extra 330SC

– Due Pilatus PC 21. aerei da addestramento per  lo sviluppo avanzato dei piloti.

Hornet Solo Display Svizzero

PATTUGLIE

– L’Aero Club francese è stato magnificamente rappresentato con varie dimostrazioni aeree ai comandi di Cap 222, Extra 300 LP, Pitts S2B, Beech F33 Bonanza Voltige, MS Aircraft MXS, nonché una formazione di Fouga CM 170 Magister

– Team Raven con la sua pattuglia di Vans RV-8

Dopo due giorni passati nell’aeroporto della Fertè Alais, possiamo dire che è veramente difficile trovare un simile evento in Europa per partecipanti ed organizzazione. nulla è stato lasciato al caso, un perfetto e rodato motore stellare che non ha mai perso un colpo e che lavora all’unisono per la perfetta riuscita, dall’arrivo al piacere di essere ospiti di un passato tenuto in splendida forma da ogni attore presente, dai volontari dell’AJBS, senza i quali sarebbe stato impossibile realizzare tutto ciò, alle musiche adeguate per ogni momento di volo ed il piacevole commento di Bernard Chabbert, che ci ha accompagnato raccontandoci la storia, con professionalità , buon gusto e tanta vera passione.

Chiunque sia stato in questo aeroporto , da questo momento in poi, guarderà il cielo in modo diverso, sapendo che le scie del passato lasciate da chi ha attraversato in volo prima di noi, anche se invisibili saranno sempre li presenti a ricordarci da dove veniamo.

 

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